Metti un nonno rabdomante, che negli anni '30 scopre l'acqua a 130 metri di profondità facendo scavare circa 300 metri di gallerie sotterranee a serbatoio sotto il podere. Prendi un padre magistrato che, ereditato tutto (bacchetta da rabdomante compresa), dice facciamo un allevamento di struzzi. E aggiungi un figlio diciannovenne che, al ritorno da un viaggio in Brasile, risponde no, niente struzzi: piantiamo avocado.
Ecco, in estrema sintesi, come nasce il successo di Andrea Passanisi, giovane titolare di Sicilia Avocado, quasi 200 ettari di terre fertili dalle pendici dell'Etna allo Ionio, dove crescono i migliori avocado che si possano mangiare alle nostre latitudini. Senza esagerazioni: hass, orotava, bacon, fuerte. E poi mango e frutti della passione. Un paradiso in terra. Il segreto? Lavoro serio, prodotti biologici, nessuna scorciatoia, nessun diserbante, acqua e terreno adatti per far crescere alberi rigogliosi e frutta gustosa. "Mi sono ritrovato tra le mani una circostanza fortunata, l'ho portata avanti, ho creato e fatto crescere un progetto coniugando tradizione e innovazione, con uno sguardo al passato e ai sacrifici fatti dalla mia famiglia e uno al futuro", racconta Andrea mentre passeggiamo nella sua tenuta a Giarre, nel Catanese. E poi, non pago, ha messo insieme anche gli altri produttori della zona, creando una cooperativa che condivide standard qualitativi e flussi commerciali. Non competizione ma collaborazione, per un totale di 100 ettari tra tutti i produttori locali e circa 1 milione di chili di avocado all'anno.
Progetti futuri? "Entro il prossimo mese nella mia tenuta pianteremo altre 3.600 piante, arrivando quasi a 12mila alberi di avocado", racconta Andrea. "Vuol dire che all'anno arriverò a produrre 3/400mila chili di avocado". Esportati, con un e-commerce efficace e veloce, in Italia, in Francia, in Polonia e in Cina. Da Verdessenza ecobottega arriveranno fino a metà aprile, li volete assaggiare?
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